Collezione belga di arte africana Questo pezzo presenta le caratteristiche grafiche distintive del Songye, caratterizzate da forme spigolose. Tradizionalmente, il potere magico del bankishi (o Nkishi) è rafforzato dall'aggiunta di accessori come talismani, elementi metallici, semi, conchiglie, come il perizoma qui presente, e talvolta da piccole borse in pelle. L'assenza del consueto corno in alto, che spesso simboleggia la carica magica, indica che questo pezzo è stato profanato. La sua leggera patina dorata, intarsiata con argilla bianca, gli conferisce un'estetica particolare. Questi feticci di protezione, destinati alle abitazioni, sono tra i più diffusi in Africa, svolgendo il ruolo di mediatori tra gli dei e gli uomini. I Songyes, nel XVI secolo, emigrarono dalla regione di Shaba per stabilirsi sulla riva sinistra del Lualaba. La loro società è organizzata in maniera patriarcale e la loro storia è strettamente legata a quella dei Luba, con i quali condividono antenati comuni. I Songyes crearono statue impressionanti dalle caratteristiche potenti, spesso usate in cerimonie segrete, ricoperte di accessori come piume, pelle e un corno pieno di carica magica. La divinazione occupava un posto preponderante nella loro società, permettendo di scoprire gli stregoni e di chiarire le cause delle disgrazie che colpivano gli individui.
490.00 € Possibilità di pagamento in 2x (2x 245,0 €)
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