Vari gruppi stabiliti intorno a Benue, Afo, Idoma, Igala, hanno prodotto statue di maternità relativamente simili, il che rende difficile assegnarne l'appartenenza. Questo tipo di statuetta d'altare africana, parte di un culto molto diffuso tra gli animisti Idoma come tra gli Igala e gli Yoruba del Sud, dovrebbe favorire la fertilità e proteggere la prole. Queste statue che beneficiavano di offerte erano conservate nei santuari. Stabiliti nei pressi dell'estuario del Niger, parlando una lingua Kwa, gli Igala formarono un potente regno fino alla colonizzazione, che ne segnò il declino con la proibizione delle feste e il suicidio del re o ata. Priva di scarificazioni, la figura femminile seduta su un piccolo sgabello è rappresentata con indosso uno stemma a mezzaluna, il petto angoloso stretto dal fanciullo che ne è capo, un vaso in una mano. Patina marrone sfumata, satinata. (Rif. The Other Face, ed. Adam Biro; Arts of Nigeria, 5Continents)
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