Scultura monossile di volto femminile sormontato da una statuetta scolpita rappresentante un dignitario o un re. Quando è apparsa la maschera Gyela (figlia di Gu e Zamble), ha ballato con l'aiuto di un assistente che gli ha sollevato il mantello. Policromia abrasa. Crepe. Abrasioni. Nel gruppo dei Mande del sud, al centro della Costa d'Avorio, sulle sponde del Bandama, i Gouro sono organizzati in lignaggi, e costituiscono la parte occidentale vicini dei Baoulé che hanno preso in prestito diverse caratteristiche dalle loro creazioni. Dagli anni '50 utilizzano una famiglia di maschere legate alla danza Zaouli legata ai geni della natura, e si presentano in due maschere zoomorfe seguite da una terza antropomorfa, considerata la sposa di la maschera zamblé, il Gu. Il Gu, o Lu, rappresenta una giovane donna dotata dei criteri di bellezza propri del Guro, in particolare le scarificazioni facciali ei denti limati. Secondo gli autori Fisher e Homberger in "L'arte della Costa d'Avorio", non appena una maschera sembra non destare più l'interesse del pubblico, viene abbandonata per una nuova copia.
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