Arte africana tra i Songye. Questa maschera africana striata di larghe fasce forma una versione ridotta della "maschera di legno" Kifwebe (plurale Bifwebe) del Songye, lo stesso tipo della quale è stato prodotto dai Luba. Il termine Kifwebe si riferisce alla maschera, alla società delle maschere e al portatore della maschera appartenente alla società segreta maschile bwadi bwa kifwebe che assicurava il controllo sociale. Esistono tre varianti: il maschile (kilume) generalmente con una cresta alta, il femminile (kikashi) con una cresta molto bassa o addirittura assente, e infine il potere incarnante più alto (kia ndoshi). Patina opaca. br /> Nel XVI secolo, i Songyes emigrarono dalla regione di Shaba per stabilirsi sulla riva sinistra del Lualaba, nel Katanga e nel Kasaï. La loro società è organizzata in modo patriarcale. La loro storia è inseparabile da quella dei Luba a cui sono legati da comuni antenati. Molto presente nella loro società, la divinazione permise di scoprire stregoni e di far luce sulle cause delle disgrazie che colpivano gli individui. Le esibizioni mascherate di maschere maschili hanno fornito l'opportunità di effettuare spedizioni punitive e mantenere l'ordine sociale. Le maschere femminili, presumibilmente dotate di facoltà divinatorie, attivavano con le loro danze gli spiriti benevoli.
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