Collezione francese di arte africana Questa maschera africana dai volumi cubisti è incisa con strisce parallele rivestite di pigmento bianco. La canna del naso, piatta e colorata di nero, prosegue verso il cranio. Le fessure palpebrali socchiuse si prolungano in nero anche verso le tempie. Una bocca parallelepipeda avanza formando un sussurro che invoca il silenzio degli iniziati. Una fascia nera forma il mento, attorno al bordo sono stati praticati dei fori per fissare il colletto in rafia. Sono presenti degli spazi vuoti sul retro dell'oggetto e su una delle palpebre superiori. Patina opaca, asciutta e vellutata. Articolo venduto con la sua base. Vengono elencati tre tipi di maschera dell'arte africana Kifwebe: quella maschile (kilume) generalmente con una cresta alta, quella femminile (kikashi) avrebbe una cresta più modesta o addirittura assente, e infine la più grande che incarna il potere (kia ndoshi br />). Utilizzati anche dai Luba, indossati con un lungo costume e una lunga barba in fibre naturali, fungevano da polizia segreta a favore del potere, allo scopo di controllare gli individui attraverso la magia. Comparivano anche durante le fasi cruciali delle cerimonie iniziatiche. I Songye provenivano dalla regione Shaba nella RDC e si stabilirono lungo il fiume Lualaba nel mezzo della savana e delle foreste. Sono governati dagli yakitengé e dai capi locali. La società segreta Bwami, però, contrasta il loro potere.
340.00 € Possibilità di pagamento in 2x (2x 170,0 €) Pezzo accompagnato dal suo certificato di autenticità
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