Questa maschera facciale sormontata da una figura femminile costituisce l'equivalente Mossi delle maschere africane "satimbe" dei Dogon del Mali. Questa effigie di antenato ha lo scopo di commemorare la vita di una donna anziana che ha dato alla luce figli e ha adempiuto ai suoi obblighi nei confronti dei suoceri. Buone condizioni. Le sculture artistiche africane dei Bobo, Bwa, Kurumba e Mossi, residenti in Burkina Faso, riprendono e combinano spesso elementi stilizzati presi in prestito dall'uomo, dagli animali o persino dagli insetti. Si ritiene che siano gli spiriti della natura a determinare il benessere e la prosperità di un individuo, e le avversità saranno viste come il risultato della negligenza dei riti collettivi. È quindi durante le diverse celebrazioni che la maschera personifica uno spirito della natura o quello di un antenato, allo scopo di influenzare la vita quotidiana dei membri del gruppo etnico. Sembra che onorino i defunti durante i riti funebri e accompagnino le anime nel regno dei morti. Si esibiscono anche durante le feste agricole per garantire il susseguirsi delle stagioni e durante i riti di iniziazione iniziano i giovani alle responsabilità della vita adulta.
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