Questo tipo di maschera si distingue per il mento appuntito e le linee sottili. Queste maschere sono solitamente identificate come una versione luval di "Pwevo", che incarnerebbe una donna bianca "chindele". Perdite sui contorni. Altezza su base: 31 cm. Quando alcuni divennero mercanti di schiavi, altri gruppi trovarono rifugio in Zambia, formando i Luvale, Lovale. I Lwena e i Luvale divennero noti per le loro sculture che incarnano le figure di antenati e capi defunti, e per le loro maschere legate ai riti di iniziazione dei mukanda, un'associazione segreta maschile che tutti questi gruppi condividono su questo stesso territorio, con alcune variazioni però. Le maschere dei clan Chokwe, Luda, Luvale/Lwena, Luchazi e Mbunda sono chiamate "makishi" (sing. likishi) in Zambia. Questo nome deriva da "kishi", un concetto bantu che evoca la manifestazione di uno spirito o di un antenato. Questi agenti di ordine sociale, morale e spirituale, formando un pannello di diversi personaggi, socievoli, aggressivi o imprevedibili, incarnano infatti lo spirito di un illustre antenato (maschio o femmina), il loro aspetto si manifesta principalmente durante i riti mukanda, inclusa la circoncisione , durante la quale la loro vera identità deve rimanere nascosta agli occhi del profano.
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