Arte africana Kongo. Questo tipo di maschera africana sarebbe stata prerogativa del nganga, sacerdote-indovino. Lo sguardo vitreo rifletterebbe capacità medianiche, che i Kongo credevano favorire attraverso l'uso di sostanze allucinogene. Questo tipo di maschera era chiamata ngobudi. Patina opaca abrasa, crepe da essiccazione. Altezza sulla base: 54 cm. Queste maschere mediatrici, presenti anche nei processi iniziatici, venivano utilizzate dai feticisti durante i rituali di guarigione. Allo stesso tempo, servivano anche a identificare gli individui che, attraverso le loro azioni, potevano turbare l’armonia della comunità. Nel XIII secolo, il popolo Kongo, guidato dal re Ne Kongo, si stabilì in una regione all'incrocio tra l'attuale RDC, l'Angola e il Gabon. Il re "ntotela" controllava la nomina dei funzionari di corte e provinciali.
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