Ex. Collezione francese di arte africana Le maschere africane del gruppo etnico Ligbi/Djimini yangaleya, chiamate magangono dai Dioula, hanno un forte simbolismo, come testimonia la proiezione del becco di un grande bucero riproduttore, che rimanda alla funzione dei fabbri all'interno del gruppo. Originaria del nord della Costa d'Avorio, questa etnia, come i Tagouana, fa parte dei Mandé. Patina nera, crepa. Altezza alla base: 46 cm. Diffusi in Costa d'Avorio, ma anche in Ghana, i Ligbi, islamizzati, hanno tuttavia subito l'influenza della scultura tribale Senoufo. Ne presero in prestito alcuni elementi che integrarono nelle maschere africane legate alla società do. Questa tradizione mascherata è stata preservata per manifestarsi durante le feste religiose accompagnate da sacrifici e canti, come la fine del Ramadan, e simboleggiando così la rottura del digiuno. I Djimini, maestri nell'arte del ferro e del legno, hanno organizzato la loro società animista attorno a riti di iniziazione che si svolgono principalmente nelle foreste, sottolineando così il loro profondo legame con la natura e le tradizioni ancestrali.
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