Bracciali di metallo, file di perle e motivi del corpo scarificati formano gli ornamenti di questa giovane donna OviMbundu, rappresentata frontalmente. Questa statua potrebbe essere stata associata all'iniziazione femminile, alla fertilità o persino a rituali divinatori, l'acconciatura che evoca quella, modellata con olio e ocra rossa, delle giovani ragazze nyaneka alla continuazione dell'efuko< /b> rituale. Bella patina sfumata, crepe da essiccamento. È sull'altopiano del Benguela in Angola che da diversi secoli si sono stabiliti gli Ovimbudu, Ovimbundu, composti da agricoltori e allevatori. Formando il più grande gruppo etnico dell'Angola, appartengono a parlanti bantu, come Nyaneka, Handa, Nkhumbi e altri gruppi della regione di Huila, o Wila. La loro statuaria realizzata in legno chiaro è relativamente limitata. Rif. : "Arte tribale dell'Africa nera" ed. Assoulin; Museo "Tesori d'Africa" di Tervuren.
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