Una serena morbidezza contraddistingue le maschere africane dei Punu. Quest'ultimo, il cui esteso copricapo di trecce avvolge il viso nella sua interezza, offre le palpebre chiuse. Patina vellutata, abrasioni. Le maschere bianche del Gabon, itengi, (pl. bitengi) erano associate alle varie società segrete del Gabon, tra cui i Bwiti, i Bwete e i Mwiri ("condurre"), questi ultimi diversi livelli di iniziazione, a cui appartenevano tutti gli uomini Punu. Questa maschera, evocazione di una giovane donna, veniva esibita durante la danza chiamata Okuyi. Queste potenti società segrete, che avevano anche una funzione giudiziaria, presentavano diverse danze, tra cui la Danza del Leopardo, la Esomba, la Mukuyi o la < i> Okuyi a seconda del luogo, danza acrobatica sui trampoli, rimanendo la più diffusa. In alcuni villaggi, all'alba o al tramonto, l'Okuyi era accompagnato da canti in un linguaggio esoterico che solo gli iniziati potevano comprendere. (Punu, L. Perrois e C. Grand-Dufay)
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