Impreziosita da vere corna di animali, questa maschera naturalistica raffigurante un bovino proviene dal Bidjogo, stabilito nell'arcipelago di Bissagos composto da una trentina di isole situate al largo della costa della Guinea-Bissau. La maschera viene indossata prima o alla fine delle cerimonie di iniziazione, da un giovane iniziato "cabaro", che si inchinerà e si innalzerà, trasmettendo l'idea di un giovane animale vigoroso ma ancora selvaggio, e il bisogno di passare attraverso il processo iniziatico per acquisire disciplina e maestria. Questo tipo di maschera compare oggigiorno per feste di intrattenimento e in occasione del passaggio di illustri visitatori. Queste maschere, denominate vaca bruto in creolo portoghese, erano esposte sulla prua delle barche dei signori della guerra. Furono infatti i marinai portoghesi a introdurre l'animale nell'arcipelago nel XV secolo. Vengono prodotte altre maschere zoomorfe, alcune legate alla fauna acquatica, e statue raffiguranti divinità, con facce triangolari, denominate iran che hanno funzione apotropaica e sono poste al coperto in santuari. Fonti: "Maschere animali dell'Africa nera" ed. seppia; "Maschere africane" ed. Adam Biro
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